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Ministero della Funzione Pubblica
Circolare del 13/03/2001 n. 3

Linee guida per l'organizzazione, l'usabilita' e l'accessibilita'
dei siti Web delle pubbliche amministrazioni.

A tutte le amministrazioni dello Stato

L'utilizzo ottimale delle tecnologie di comunicazione e, in
particolare, di Internet, costituisce una esigenza strategica per le
pubbliche amministrazioni. La rete e' infatti un mezzo importante sia per
accrescere la produttivita' del lavoro all'interno degli uffici pubblici,
sia per migliorare la qualita' dei servizi che essi devono offrire ai
cittadini, sia, infine, per promuovere una migliore informazione sulle
attivita' delle amministrazioni pubbliche e una maggiore partecipazione dei
cittadini alle scelte delle medesime amministrazioni.
La presente circolare, in attuazione del piano di azione e-Government,
approvato dal comitato interministeriale per la societa' dell'informazione
il 29 giugno 2000 e dalla Conferenza unificata
Stato-regioni-citta'-autonomie locali il 23 luglio 2000, contiene
indicazioni per la costruzione dei siti Web delle amministrazioni pubbliche
di cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo n. 29/1993, ed e'
indirizzata a chiunque all'interno delle indicate amministrazioni abbia
responsabilita' collegate alla progettazione, realizzazione e manutenzione
di sistemi informativi basati sulle tecnologie del Web.
In materia di accessibilita' costituiscono prioritari riferimenti i
documenti conclusivi della Conferenza ministeriale di Lisbona dell'Unione
europea del 20 marzo 2000 e della Conferenza ministeriale di Feira del 19 e
20 giugno 2000, nonche' le linee guida sull'accessibilita' dei siti Web del
Consorzio mondiale del Web (W3C).
Obiettivo della circolare e' fornire indicazioni sugli aspetti piu'
importanti che riguardano le reali fruizioni dei siti Web nelle
amministrazioni pubbliche, con particolare riferimento al contesto
organizzativo, all'usabilita' del Web, all'accessibilita' delle
informazioni.
1. Il contesto organizzativo.
L'attivita' di progettazione e di sviluppo del sito deve essere
opportunamente inserita nel contesto organizzativo dell'amministrazione. Il
Web e' uno strumento comunicativo in grado di modificare i flussi
informativi all'interno di una organizzazione e tra essa e l'esterno.
Per questo motivo il Web dovrebbe essere utilizzato per pubblicare
tutta l'informazione di rilevanza pubblica relativa alle attivita' generate
dall'amministrazione, provvedendo alla validazione e al regolare
aggiornamento delle informazioni. Le informazioni obsolete sono inutili e
danneggiano la reputazione e l'affidabilita' del sito Web, oltre che
dell'amministrazione che lo gestisce.
Si raccomanda di utilizzare il piu' possibile le tecnologie Web per la
comunicazione interattiva, avendo cura di verificare attentamente le
possibilita' reali di corrispondere alla domanda di contatto che si crea.
Il Web e' inoltre una "tecnologia organizzativa". In quanto tale
permette di lavorare insieme ad altri e di condividere informazioni tra
uffici, di realizzare pratiche di integrazione tra basi di dati e tra
procedure, nonche' forme di collaborazione con soggetti esterni a una
determinata amministrazione; fornisce, inoltre, il supporto tecnologico per
la realizzazione di servizi evoluti ai cittadini.
Si invitano a tal fine le amministrazioni in indirizzo a porre in
essere efficaci sistemi di collaborazione tra gli uffici, utilizzando in
modo creativo le risorse disponibili.
2. L'usabilita'.
I siti devono essere usabili. L'usabilita' del Web implica che le
informazioni debbano essere organizzate e strutturate in maniera da
garantire la massima fruibilita'.
Prerequisito di ogni progettazione di un sito e' l'identificazione
delle tipologie di pubblico al quale e' rivolto. E' importante che vi sia
uno sforzo per immaginare come il Web sara' visto e usato dai suoi utenti
una volta realizzato, tenendo conto della varieta' delle caratteristiche
personali, sociali e culturali dei cittadini.
Le opinioni del pubblico, opportunamente stimolate, sono essenziali
per costruire un buon sito Web.
L'informazione deve essere scritta in modo chiaro e con un linguaggio
comune, evitando l'utilizzo di formati commerciali. Si raccomanda, inoltre,
l'uso della tecnologia piu' semplice e piu' comune per risolvere un
determinato problema, e la scelta di tecnologie compatibili e rispettose
degli standard di Internet.
Si raccomanda la progettazione di siti coerenti nell'organizzazione e
nella presentazione delle informazioni, avuto riguardo, in particolare, ai
sistemi di gestione dei siti con organizzazione decentrata, nonche' di
porre in essere soluzioni atte a facilitare la ricerca degli argomenti
attraverso, ad esempio, strumenti di ricerca semantica e la predisposizione
di una mappa del sito corredata di tutti i relativi collegamenti
ipertestuali aggiornati e da una guida che chiarisca le principali
difficolta' riscontrabili dai navigatori.
Le informazioni, inoltre, devono essere organizzate in una struttura
che evolva senza imporre frequenti spostamenti o cancellazioni, garantendo,
per quanto possibile, l'omogeneita' di tale struttura in tutte le parti del
sito. E' necessario, pertanto, che sia garantito il funzionamento dei link
ipertestuali, e quindi la reperibilita' delle informazioni, anche a
distanza di tempo.
3. L'accessibilita'.
I siti devono essere accessibili. Essi devono essere progettati in
modo da garantire la loro consultazione anche da parte di individui affetti
da disabilita' fisiche o sensoriali, o condizionati dall'uso di strumenti
con prestazioni limitate o da condizioni ambientali sfavorevoli. Un sito
accessibile fornisce vantaggi anche alla generalita' degli utenti.
L'informazione in formato elettronico per molte persone disabili e' in
linea di principio piu' accessibile rispetto alla forma tradizionale
cartacea, proprio grazie alle nuove tecnologie che permettono la traduzione
in diverse modalita' percettive. L'esclusione causata da barriere di
comunicazione risulta percio' particolarmente grave.
Ogni sforzo deve essere fatto perche' i siti Web dell'amministrazione
pubblica siano accessibili.
Con riferimento ai siti e ai documenti disponibili nel Web,
l'accessibilita' assume il significato di possibilita' di lettura delle
pagine, orientamento e navigazione all'interno di un sito, di interazione
con le procedure che prevedono scelte, immissione di dati, attivazione di
collegamenti ipertestuali, scaricamento di documenti ed altro.
Si invitano pertanto tutti coloro che, a vario titolo, sono coinvolti
nella progettazione, gestione e aggiornamento dei siti della P.A., ad
attenersi alle regole di seguito riportate nell'allegato A possibilmente
entro sei mesi dalla pubblicazione della presente circolare.
Si invitano, nel contempo, tutti coloro che sono in condizione di
applicare fin nei dettagli le linee guida sull'accessibilita' dei siti Web
del Consorzio mondiale del Web (W3C), con le procedure di verifica in esse
suggerite, a completare il progetto o la ristrutturazione di un sito in tal
senso, al fine di raggiungere un livello superiore di accessibilita'.
Allegato A
LE REGOLE DI ACCESSIBILITA'
Organizzazione delle pagine. Distinguere, e trattare separatamente,
il contenuto, la struttura e la presentazione di una pagina, facendo uso di
"fogli di stile" (CSS). Non usare il colore come unico veicolo di
informazione. Usare grandezze relative per indicare le dimensioni e la
posizione delle componenti di una pagina.
Usare possibilmente componenti "scalabili". Tutto questo allo scopo di
assicurare che le pagine si trasformino coerentemente, senza perdita di
informazione e senza sovrapposizioni di componenti, al variare delle scelte
di visualizzazione dell'utente, come la risoluzione grafica o la dimensione
dei caratteri.
Immagini e animazioni. Si deve limitare l'uso di queste componenti
ai casi di vera utilita', corredandole di didascalie o descrizioni testuali
(es. attributo "alt" di HTML) per indicare la funzione dell'immagine o la
descrizione del contenuto (es. "longdesc" o "description link" in HTML)
quando questo e' importante per la comprensione del documento. Evitare
scritte lampeggianti o in movimento, a causa di possibili crisi epilettiche
in soggetti predisposti o di disturbo della comprensione da parte di
persone con problemi cognitivi.
Mappe immagine. Usare mappe interamente contenute nel documento
(client side) e corredare ogni parte sensibile di didascalia testuale.
Componenti multimediali. Corredare le componenti sonore di
segnalazioni alternative visive. Corredare, possibilmente, i filmati di
descrizione testuale delle immagini e di sottotitolazione dei dialoghi.
Collegamenti ipertestuali (links). Usare parole o brevi frasi di
chiaro e univoco significato anche fuori del contesto, evitando espressioni
generiche come "premi qui". Si deve seguire la stessa regola anche per la
didascalia alternativa di collegamenti realizzati con immagini o simboli
grafici.
Grafici e schemi. Aggiungere descrizioni testuali alternative, che
permettano la comprensione del loro significato anche a chi non puo'
vederli.
Componenti interattive (es. scripts, applets, plug-ins).
Limitarne l'uso ai casi di vera utilita' e prevedere procedure
alternative nel caso che non siano gestibili con i comuni ausili usati
dagli utenti disabili. Prevedere un messaggio di avvertimento di apertura
di una finestra.
"Frames". Usare nomi significativi del loro contenuto e prevedere
l'alternativa "noframes". Si tenga presente che una presentazione ristretta
ad una porzione di schermo puo' creare problemi alle persone ipovedenti che
preferiscono sfruttare tutta la larghezza dello schermo per la lettura con
caratteri ingranditi, evitando piu' che e' possibile lo scorrimento
orizzontale del testo.
Tabelle. Assicurarsi che il contenuto e la struttura delle tabelle
risultino chiari anche quando la tabella stessa viene letta cella dopo
cella e una riga alla volta. Usare dimensioni relative per evitare
l'invasione del contenuto di una cella in quella adiacente in caso di
riformattazione della pagina con diversa risoluzione.
Verifica dell'accessibilita' di una pagina. Tale verifica potra'
realizzarsi, ad esempio, simulando le condizioni di lavoro di un utente
disabile, con l'uso di un browser testuale oppure di un browser grafico,
disabilitando il caricamento delle immagini, delle animazioni, dei suoni,
dei colori e ripetendo le prove con vari livelli di risoluzione grafica e
di dimensioni dei caratteri, ove possibile.

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